Alfredo Micheletti Jr., blogger internazionale, analizza il "Fenomeno Alivesi" e le sospette "distrazioni" della politichetta.
Milano, 4 marzo 2012 -
Un governo regionale “distratto”, un altrettanto governo provinciale e locale fortemente attirati e, perchè nò magari impegnati, da altre piccole cose : ecco come definire, tra le altre varie descrizioni, chi ci guida in questi tre livelli, chi prende le decisioni per noi e le mette in atto senza che ci venga chiesto nulla, perché noi siamo “solo” il popolo. Non siamo nient' altro che mucche elettorali da mungere ogni volta che occorre. Con il nostro sostegno, che fessi (!), ci mandano al macello sociale facendo scempio delle nostre carni pregiate e svendendole per pochi piccioli di apparente visibilità. Dunque, per fare chiarezza con tutti quelli che ci seguono e cercare di capirci qualcosa, la situazione geografico-politica è la seguente:
Punto Uno : dunque abbiamo una amministrazione regionale di centro-destra, sostenuta dai sardisti e dai riformatori. Questa giunta ha espresso, affidandogli il ruolo importante di presidente della Commissione Sanità, l' On. Felicetto Contu, un politico di vecchio lignaggio, capacità e di esperienza e che ha contribuito non solo a far grande in Sardegna la Democrazia Cristiana ma ad arricchire la storia della nostra isola con il suo contributo intellettuale e di genuina militanza politica. Un uomo ed un politico apprezzato per la sua dedizione alle istituzioni ed attento a tutte le esigenze del popolo. L' On. Contu è stato espresso dall' UDC di Giorgio Oppi e quindi, per questa parte di Sardegna, anche in rappresentanza di Sergio Milia e di tutti gli elettori, compresi quelli di Ittiri, che hanno determinato l’ aumento, in termini statistici, della presenza del partito in provincia. Questo partito, l' UDC, ha espresso ad Ittiri ben tre consiglieri comunali (due “ufficiali” ed un transfugo dal PD) ed è in maggioranza sia nella giunta di centro destra a Cagliari sia nella giunta di centro sinistra ad Ittiri ed è collocato all’ opposizione in Provincia a Sassari. Si, si, capisco, avete il capogiro. Lo so, lo so. Anche io. Ma è proprio così. Ora facendo un calcolo “campalinistico” sulle azioni da intraprendere per la soluzione definitiva della sanità di Ittiri, che definiremo la “questione Arabo-Palestinese” (così ci facilitiamo il compito nell’ individuare alcune azioni, definite inciuciste, ma comunque utili a risolvere i problemi delle comunità) a fin di bene, un partito che è in maggioranza di governo, sia con la destra sia con la sinistra, poteva, come in effetti può, chiedere un “intervento” dei propri rappresentanti in sede di giunta e commissione regionale per ottenere il meglio. Per avere “quell' occhio di riguardo” dovuto ad una porzione di popolo che a quel partito si è rivolto con fiducia per essere rappresentato sia a Cagliari sia ad Ittiri. Se ognuno dei consiglieri comunali ittiresi, di maggioranza e di opposizione, si fosse rivolto ai propri referenti, sia in giunta che in consiglio regionale, alcuni problemacci sarebbero stati già risolti. E non da ora.
Nisba !
Punto Due : nella giunta regionale sono presenti anche i Riformatori. Anche loro hanno una situazione particolare, a Cagliari sono parte integrante e condizionante della maggioranza di centro destra, qui ad Ittiri ed in provincia sono stati relegati all' opposizione. I Riformatori sono presenti in commissione sanità con un valente e storico personaggio politico, degno di rispetto e di considerazione, che è Pier Paolo Vargiu. In giunta regionale hanno voce in capitolo. Stesso discorso, identico, papale papale, e stessa pratica risolutiva a cui accennavo prima.
Binisba!
Punto Tre : L’ opposizione in consiglio regionale, cioè tutto il cento sinistra, è in maggioranza qui da noi in comune ed in provincia, a Sassari. Questa opposizione esprime dei membri in seno alla commissione sanità, presieduta dall’ On. Contu di cui si diceva prima. Pensate non pote sse condizionarne i lavori ? Era possibile raggiungere un accordo “bipartisan” per dare funzione, ruolo e utilità a questi nostri ospedali periferici ?
Trinisba !
Punto Quattro : Il PDL, il più grande partito della attuale maggioranza in consiglio regionale che detiene le redini e le corde della borsa regionale, ha membri autorevoli in giunta, in commissione sanità, alla guida della ASL di Sassari ed in tutti quegli organismi che sono utili alla causa ultima e che ci riguarda: la difesa, la valorizzazione e la riqualificazione dell’ Alivesi. Quadrinisba !
Non pensate, cari cittadini, che tutti insieme appassionatamente, mettendo da parte per un momento le differenze ideologiche e di programma, i politici e le organizzazioni prima accennate non avrebbero risolto tutti i problemi della sanità ittirese e thiesina, in un batter di ciglia ?
Un governo regionale, provinciale, locale tanto “distratto” da non accorgersi nemmeno di chi, da ben 60 giorni si trova fuori, dentro, a fianco, in prossimità della struttura ospedaliera di Ittiri a presidiarlo in sua esclusiva difesa contro l' imminente ridimensionamento.
Contro anche alla ormai evidente e altrettanto palese sottoutilizzazione della struttura, del personale, cosa questa che va a danno esclusivo dell' intera popolazione ittirese, a favore della quale i “ricoveranti” del pronto soccorso di Sassari, grazie al grandissimo impegno assunto dal nostro primo cittadino, avranno un “occhio di riguardo” per favorire gli ittiresi e ricoverarli ad Ittiri.
Al contrario di tanti altri scioperi, che sono finiti sui giornali e sui tg di tutte le reti, non si parla; i giornali (se non con qualche eccezione) non citano la cosa, né tantomeno lo fanno le reti televisive di questa nostra povera e martoriata Sardegna.
Zampa Marras, questo il suo nome di battaglia, ed il suo piccolo esercito di militanti-volontari, conduce la sua isolata battaglia ormai da ben 60 giorni. Da allora ha cercato di sensibilizzare i molti esponenti della politica nostrana e provinciale, ma soprattutto il popolo ittirese e dell’ area del seunis, che, d’accordo con le motivazioni di questo gesto, si è stretto attorno a Lui ed ha posto le sue firme per difendere le strutture sanitarie in pericolo di declassamento. Sono state raccolte ben 5.000 - cinquemila – firme !
Cinquemila cittadini ittiresi, di Uri, di Sassari, di Thiesi, di Usini, di Putifigari, di Romana, di Alghero e di tantissimi altri centri che, attirati da quella poca visibilità che viene data dalla stampa “libera”, vengono qui in ospedale a firmare. <dobbiamo riscrivere la storia di questo ospedale > ha più volte ribadito Zampa <il popolo deve farsi sentire ! >.
Che cosa dire. Come giudicare chi, potendo risolvere la questione, gira la faccia da un’ altra parte
sottoponendo il proprio popolo a sacrifici enormi e a inutili calvari nella ricerca spasmodica di salute e cure, lasciando che una ricchezza strutturale come l’ Alivesi venga ridimensionata e relegata a “pattumiera sanitaria” ?
Meraviglia il silenzio di alcune componenti partitiche a carattere locale, provinciale e regionale, ricche di idealismi pro-populo e dotate, come dicono loro, di una irrinunciabile etica politica, che rasenta l’ assoluta purezza dell’ essere e dell’ appartenenza, che si sono, così pare, autoimbavagliate.
Come finirà, visti gli ultimi sviluppi dei famosi e fumosi “5 ipotesi ed 1 soluzione” ?
Ve lo dico io. Faranno quello che già da tempo, da tanto tempo, è stato deciso.
Una parte dell’ Alivesi verrà dedicato a tutte quelle funzioni proprie di cui un mega-poliambulatorio deve occuparsi, l’ altra parte strutturale, la parte “antica”, “storica” verrà utilizzata dal comune per “luogo di rappresentanza istituzionale” con annesso “museo storico dell’ Alivesi”.
Amen.