Il M5S e la collocazione nel Parlamento Europeo. I fatti, i racconti e le posizioni.

Pubblicato il da Ittiri Notte

Il M5S e la collocazione nel Parlamento Europeo. I fatti, i racconti e le posizioni.
Pubblichiamo in sequenza le varie analisi, approfondimenti ed articoli apparsi nella rete goblale in occasione della importante scelta operata dal Popolo del M5S, avvenuta in rete, inerente l’ appartenenza ad un Gruppo politico in seno al parlamento Europeo. La prima analisi è di Cosimo Massaro.
Chi è ? Ecco la sua scheda personale che è di tutto rispetto, scritta di suo pugno e pubblicato nel suo sito personale http://cosimomassaro.blogspot.it/p/chi-sono.html.
E’ Nato a Torino nel 1971, è originario del Salento, l’antica terra dei Messapi.
Attualmente vive e lavora a Manduria in provincia di Taranto, come interior designer. Giovane dinamico dai molteplici interessi, ha realizzato sculture e dipinti. Ha partecipato a varie rassegne nazionali, ricevendo diversi riconoscimenti. Maestro di arti marziali e discipline orientali, ha conseguito notevoli risultati in campo agonistico, sia a livello nazionale che internazionale. L’amore per la letteratura classica, il revisionismo storico e monetario, l’archeologia e la filosofia, la saggistica e le scienze hanno influito notevolmente sulla sua formazione, sia professionale che personale. Da anni è impegnato nel diffondere la colossale truffa che si cela dietro la creazione della moneta. Tantissime sono ormai le sue conferenze tenute su tutto il territorio nazionale, molte delle quali fatte con la collaborazione del magistrato Salvatore Cosentino che ha anche curato le prefazioni dei suoi libri. Dal 2013 fa parte del direttivo della Scuola Auritiana (Scuola di Studi Giuridici e Monetari) ed è responsabile per la Puglia. Da scrittore diffonde le tematiche trattate nei suoi libri attraverso il suo blog cosimomassaro.blogspot.it , la sua pagina facebook “La moneta di satana” e scrivendo articoli per la rivista “L'Altra Voce” e Quieuropa. Con Tabula Fati ha pubblicato la prima edizione del libro “La moneta di Satana”. Con Edizioni Sì ha pubblicato “La Moneta di Satana” saggio sulla moneta e sul potere sotto forma di romanzo, la “La Caduta dell'Ultimo Impero”, "EuroDisastro-Una catastrofe annunciata" e "Che Cos'è il Signoraggio Bancario">>.
Come potete constatare una persona con le palle. Di seguito la sua riflessione…
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Cosimo Massaro
MARTEDI 10 GENNAIO 2017
Grillo è stato uno dei primi divulgatori degli studi Monetari del compianto prof. Giacinto Auriti, portando in giro per l'Italia negli anni 90 , con il suo spettacolo "Apocalisse Morbida", tutte le scoperte fatte dal professore. In seguito, nel m5s ha sempre evitato di dare una linea chiara in ambito monetario lasciando campo libero a tutti coloro che ne facevano parte. Non ha mai voluto, per scelta, divulgare e farne un punto di forza, all'interno del movimento, la scuola monetaria Auritiana. Molti che fanno parte del movimento ritenevano che era semplicemente una strategia messa in atto per evitare di palesare i suoi veri intenti ai poteri forti e che una volta entrati nella stanza dei bottoni, lo avrebbe fatto. Molti, come me, invece abbiamo sempre ritenuto che il m5s fosse il classico binario morto costruito ad arte per convogliare tutto il dissenso sociale per evitare che prendessero sempre più spazio movimenti come Forza Nuova e Casa Pound. Lo stesso Grillo dichiarò pubblicamente che il m5s era un argine alle "Albe Dorate" riferendosi al partito Greco della stessa area di quelli italiani. Quindi parafrasando il termine, il m5s è stata la valvola di una pentola a pressione che stava per scoppiare. Questo non significa che il mio impegno divulgativo in ambito monetario, nonostante il mio pensiero, mai palesato pubblicamente, non lo abbia messo anche a disposizione dei 5s e non significa che in futuro non lo farò ancora. Ma è arrivato il momento di comprendere che il binario morto è finito e il treno è arrivato a destinazione finendo la sua corsa. Con le ultime notizie che ci sono giunte sul movimento di Grillo e Casaleggio in ambito europeo, dopo la decisione presa dai vertici di entrare nell'ALDE ( gruppo europeista convito, dove siede anche Mario Monti), la consultazione lampo messa in rete tra gli attivisti, che ha appoggiato la decisione di Grillo &C. e il pronto rifiuto dei vertici dell'ALDE con annessa figura di M........incassata dal m5s, dopo tutto questo, credo che ormai si sia effettivamente palesato a tutti il vero scopo del movimento. Traghettare tutti coloro che lo seguono su posizioni moderatamente anti-teconocratche-finanziarie-filoeuropeiste (mi riferisco all'Europa dei banchieri e non dei popoli) con idee poco chiare e confuse, emarginando o limitando coloro che all'interno avevano le idee chiare come ad esempio in ambito monetario. Comunque vada non perdiamo mai la speranza, perché la lotta è dura. Il vero nemico rimane sempre l'usuraio internazionale che confonde le idee degli uomini e li mette uno contro l'altro per meglio dominare. Questo essere non ha nessuno spirito di popolo e si nasconde lavorando dietro le quinte, quindi molto difficile da identificare dalle persone che non hanno una giusta preparazione. Un abbraccio a tutti
Cosimo Massaro
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Un’altra interessante riflessione è data da Giovanni Bucchi giornalista del Blog Formiche che traccia un quadro politico e personale dell’ eurodeputato del M5S David Borrelli.
David Borrelli, chi è (e cosa pensa) l’eurodeputato M5s regista dell’accordo sfumato con Alde
<< Tutti i dettagli e le curiosità sull'europarlamentare grillino che ha favorito l'adesione dei deputati europei del Movimento 5 Stelle al gruppo liberal-democratico Alde che ha avuto oggi il sì del 78% dei militanti del movimento fondato da Grillo e Casaleggio. Ma poi Alde si è tirata indietro...
Prima di chiedersi perché il Movimento 5 Stelle abbia proposto all’improvviso ai suoi iscritti di rompere l’alleanza con gli euroscettici dell’Ukip per accasarsi a Bruxelles nel gruppo liberale e turbo-europeista dell’Alde, è bene chiedersi perché tra i grillini non si parli più di uscita dall’euro. Perché, insomma, l’Unione europea non è più un’elefantiaca struttura da combattere ma un’opportunità (e una straordinaria fucina di risorse). Sono domande che alcuni anti-europeisti doc vanno ripetendo da tempo: è il caso dell’ex capo comunicazione di Beppe Grillo, Claudio Messora, e del responsabile economico della Lega Nord a trazione salviniana Claudio Borghi Aquilini. Peccato che in pochi li abbiano ascoltati in questi mesi. Per rispondere a entrambi i quesiti occorre parlare di un personaggio influentissimo all’interno del Movimento ma rimasto finora più nell’ombra di altri: l’europarlamentare David Borrelli. Che nelle scorse settimane, come ha raccontato Formiche.net, si è speso molto per contrastare lo status di economia di mercato alla Cina; una battaglia condivisa anche dalla Confindustria.
IL REGISTA DELL’OPERAZIONE ALDE
I giornali di oggi lo descrivono come il vero regista dell’operazione di sganciamento dagli euroscettici di Nigel Farage. “A ordire la trama – scrive il Corriere della Sera – David Borrelli, il braccio destro di Davide Casaleggio a Bruxelles, il Cinque Stelle che a giugno ha incassato la stima pubblica dell’ex premier Mario Monti (ricordiamo che Scelta Civica era schierata con Alde)”. Aggiunge Repubblica: “La mossa di lasciare il partito euroscettico di Nigel Farage e cercare un’intesa con i liberali di Guy Verhofstadt è stata decisa a tavolino nella sede della Casaleggio Associati. E a farlo sono state tre persone: Davide Casaleggio e Beppe Grillo, ovviamente (che oggi saranno a Bruxelles). Insieme all’unico europarlamentare che fino a ieri ne era a conoscenza, David Borrelli, triumviri – insieme a Casaleggio e Max Bugani – dell’associazione Rousseau”. “Chi ha deciso, comunque, tempistica e contenuto della svolta sull’Alde?” si chiede il bene informato Jacopo Iacoboni su la Stampa. “Le impronte di Davide Casaleggio, attraverso il suo fedelissimo David Borrelli, sono ovunque”. Il Messaggero va oltre, parla di Borrelli come di un “veneto trasversalissimo, contrario all’uscita dall’euro, affine al Renzi-pensiero e a Confindustria come dicono i detrattori interni, che siede accanto a Davide Casaleggio nell’associazione Rousseau e che è riuscito a convincere Massimo Colomban ad approdare in Campidoglio per aiutare Virginia Raggi”.
IDEE E INIZIATIVE DI BORRELLI
Quarantasei anni, di Treviso, imprenditore nel settore informatico, David Borrelli nel 2008 è stato il primo consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, eletto nel capoluogo veneto. E’ un grillino della prima ora, ma non fa parte dell’area barricadera e movimentista desiderosa di tornare allo spirito delle origini, identificabile in esponenti come il napoletano Roberto Fico. Nient’affatto, Borrelli è sensibile ai temi delle Pmi così diffuse nel suo Veneto, è un fedelissimo di Grillo e soprattutto di Casaleggio jr, e proprio per questo motivo insieme al bolognese Bugani è all’interno dell’associazione Rousseau, descritta da un profondo conoscitore pentastellato come Marco Canestrari (ex collaboratore della Casaleggio Associati) come il nuovo luogo del potere a 5 Stelle insieme alla gestione del blog. Nella sua presentazione pubblicata in occasione delle ultime elezioni europee (eccola qui) Borrelli ricorda i trascorsi da ristoratore in Argentina prima di tornare in Italia per puntare sul business informatico, mentre nel suo profilo da parlamentare europeo non ha nemmeno pubblicato il curriculum vitae tanto caro ai grillini. E’ stato l’Espresso in tempi non sospetti (aprile 2014) a narrare l’ascesa di questo imprenditore veneto all’interno dei 5 Stelle, ricordando come “la sua società Trevigroup (fondata nel 2011 con due amici) ha sostanzialmente raddoppiato il fatturato dopo appena un anno di attività, superando mezzo milione di euro per il 2012”. Quindi Vittorio Malagutti e Andrea Palladino già svelano la vicinanza con l’assessore romano Colomban: “L’ex consigliere comunale di Treviso – scrivevano – si è speso anche per il gruppo di imprenditori riuniti nella Confapri, l’associazione fondata da Massimo Colomban dove si sono sviluppate molte delle proposte economiche dei pentastellati”. “Borrelli – aggiunge il Messaggero di oggi – è un tecnico informatico, sensibile alle tematiche digitali che stanno molto a cuore anche alla Casaleggio Associati. Tra le sfide del Parlamento europeo del 2017 con cui neanche troppo velatamente Borrelli caldeggia il matrimonio con l’Alde c’è il mercato unico digitale e quindi tutta la legislazione che riguarda la Rete, l’e-commerce e l’editoria on line, core business dell’azienda che fa capo al figlio del fondatore del M5S, Davide Casaleggio”.
QUEI COMPLIMENTI DA MONTI
Ora che il nome di Borrelli conquista spazio sui media, si torna a parlare anche di quell’endorsement ricevuto nientemeno che dall’ex premier Mario Monti, fondatore di Scelta Civica che dopo le ultime europee 2014 si è piazzata proprio nell’Alde ed estimatore dell’europarlamentare pentastellato. “Anch’io, come David Borrelli che conosco e che stimo, penso che bisogna cambiare profondamente l’Europa” disse Monti intervenendo a uno speciale Tg La7 del 23 giugno mentre si parlava di Brexit (qui il video con la ricostruzione di Messora). D’altronde, era stato lo stesso Borrelli sempre su quello schermo a dire: “Sono nato e cresciuto con il sogno europeo”, per poi aggiungere che “il vero problema dell’Europa sono gli Stati nazionali che bloccano il Consiglio europeo”, salvaguardando invece quelle istituzioni di Bruxelles che gli euroscettici vorrebbero abbattere >>.
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Per dare una visione completa pubblichiamo l’ articolo di Beppe Grillo che spiega come si sono sviluppati i ragionamenti e la ricerca di alleanze qualificanti, a favore della nazione, in seno al Parlamento Europeo.
di Beppe Grillo
Nel primo pomeriggio io e Davide Casaleggio abbiamo avuto una Skype call con Nigel Farage, ex leader della delegazione inglese Ukip e presidente del gruppo Efdd. Abbiamo rinnovato l’accordo, rinunciando alla carica della co-presidenza che fino ad oggi è stata occupata da David Borrelli. Fallito l’accordo con il gruppo ALDE, abbiamo rispettato la volontà espressa dalla rete applicando la seconda scelta più votata dai certificati: rimanere nel gruppo Efdd. Smentiamo le false informazioni che circolano da ieri: le carte fatte circolare non ci appartengono, non abbiamo firmato nessun contratto, si tratta di un elenco di punti comuni e di contrasto. Dopo i risultati della votazione è scoppiato il caso mediatico. Un intero sistema ha tremato. Verhostadt, che oggi si propone come negoziatore per la Brexit dovrebbe solo vergognarsi, perché da meschino si è piegato alle pressioni dell’establishment. "In Europa per l'Italia" era il nostro slogan per le elezioni del 2014, il nostro programma non cambia di una virgola e non sarebbe cambiato con l'ingresso in un altro gruppo. Dispiace per quei pochi portavoce, che probabilmente non sanno come funziona il Parlamento Europeo, che hanno parlato di "cercare di entrare nell'establishment". David Borrelli, che ringrazio, ha portato avanti una trattativa per cercare di rendere più efficace la realizzazione del nostro programma, che continueremo a portare avanti in EFDD. Di seguito trovate un compendio delle battaglie che abbiamo combattuto continueremo a combattere in Europa, per l'Italia!
1. Il MoVimento 5 Stelle critica fortemente il ruolo della moneta unica.
L’Euro si è ampiamente dimostrato nel corso del tempo, e delle diverse crisi che si sono succedute dal 2008, un sistema di Governo attraverso il quale l’establishment tiene sotto scacco le democrazie. È uno strumento di controllo nelle mani della BCE, che impone un vincolo di cambi fissi asfissiante per le economie del Mediterraneo, tra cui quella italiana.
È un sistema che ha generato un surplus (che viola i Trattati) a favore della Germania, che oggi si comporta come la mattatrice dell’Unione Europea. La moneta unica deve essere sottoposta a un referendum popolare, affinché i cittadini decidano il rimanere o meno dell’Italia all’interno dell’Eurozona.
2. Il Movimento 5 Stelle ha combattuto con tutte le sue forze affinché assurdi trattati internazionali come il TTIP, il CETA e il conferimento del MES alla Cina, venissero bocciati. Anche grazie alla battaglia politica dei nostri portavoce il TTIP è stato praticamente annullato. Sul CETA abbiamo sottolineato l’assurdità della creazione di una corte sovranazionale a uso e consumo delle multinazionali che potranno fare causa agli Stati. La battaglia per non concedere lo status di economia di mercato alla Cina ha visto il Movimento 5 Stelle in prima fila: la creazione del gruppo di interesse al Parlamento europeo, la presentazione della contro-consultazione pubblica e il tour #NoMesCina in tutta Italia sono fatti che dimostrano l'impegno forte dei portavoce nel difendere l'economia europea e, in particolare, quella italiana.
3. Il MoVimento 5 Stelle vuole risolvere il problema dell’immigrazione.
Vogliamo il superamento del regolamento di Dublino, firmato dal governo Lega-Berlusconi. Il regolamento di Dublino è ingiusto e i nostri portavoce si stanno battendo per cambiarlo; questo significa non caricare il primo Paese di approdo delle responsabilità legate all’accoglienza. Ci deve essere una equa corresponsabilità in casi di massicci flussi migratori, come quello che sta affrontando l’Europa. Chi vuole rimuovere all’origine il problema dell’immigrazione deve anche appoggiare le proposte del Movimento 5 Stelle per rimuoverne le cause: sì all'embargo di armi, no ai bombardamenti in Siria e Libia, sì alle sanzioni per le multinazionali che sfruttano i diritti umani nei Paesi terzi. Sul piano nazionale è poi necessario identificare chi arriva in Italia, scovare i falsi profughi, espellere rapidamente gli immigrati irregolari nel giro di qualche giorno, accogliere chi ha diritto d’asilo ed integrare seriamente gli immigrati regolari. Sigliamo una volta per tutte accordi bilaterali coi Paesi interessati.
4. Il MoVimento 5 Stelle vuole lavorare alla piena transizione energetica dell’Italia e dell’Europa. Abbiamo infinite potenzialità che non sfruttiamo anche a livello comunitario. La Commissione, il Parlamento europeo e il Consiglio sono schiavi delle lobby del petrolio che stanno facendo di tutto per rallentare il processo. Li combatteremo con tutte le nostre forze per ottenere un futuro d’indipendenza energetica che ci metta al riparo da assurde guerre e tensioni geopolitiche.
5. Tuteliamo l’ambiente e la salute dei cittadini: al Parlamento europeo i portavoce si battono contro la commercializzazione di OGM, di pesticidi pericolosi come il glifosato, a difesa della qualità dell’aria che respiriamo. Per il MoVimento 5 Stelle il principio di precauzione è una delle basi da rispettare per ogni decisione in materia di energia, ambiente e agricoltura. La tutela della salute dei cittadini non deve mai venire dopo gli interessi delle multinazionali.
6. Priorità assoluta ai temi della Rete e dello Sviluppo tecnologico: per il Movimento 5 Stelle il futuro del lavoro sta nel progresso che non può essere fermato e nemmeno ignorato. Abbiamo il dovere di studiare, analizzare e capire come rendere questi settori fonte di occupazione per i giovani, perchè nessuno deve rimanere indietro, soprattutto gli italiani.
7. La Russia é un partner economico e un alleato contro il terrorismo, non un nemico. Il MoVimento 5 Stelle si è battuto e si batte per la cancellazione immediata delle sanzioni alla Russia che causano perdite miliardarie alle nostre PMI comportando anche la perdita di migliaia di posti di lavoro.
Ps: Cristina Belotti è la responsabile della Comunicazione del MoVimento 5 Stelle in Parlamento Europeo
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Ora domandiamoci, in piena autonomia di pensiero, quali siano le posizioni e le scelte ottimali a favore di questo Popolo italiota ormai assuefatto a prenderla sempre su per il culo senza mai porsi delle domande, dubbi, quesiti.

 

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