Incarico al Nobile Donnu e Donnichello Paolo Gentiloni Silverj. Scoppia la RIVOLUZIONE in Italia !! Macchè, facemoce dù spaghi chè mejo và !!

Pubblicato il da Ittiri Notte

"A Roma !! A Roma !!"

"A Roma !! A Roma !!"

Cagliari 11 dicembre 2016.

Cronaca, in diretta, dei preparativi dei Rivoluzionari Sardi e Siciliani. Il corrispondente da Cagliari Eufenio Scazzari.

Il Popolo Sovrano si sta accalcando nelle biglietterie degli aeroporti, dei porti marittimi e dei tassisti con noleggio di rimessa. Tutti vogliono un biglietto per Roma.
"A Roma ! a Roma !"  gridano in coro le donne spingendo le carrozzine, mentre i pargoli dormono beatamente dopo l' ultima ciucciata dalle grosse mammelle, incitando i loro uomini a tirar fuori, una volta tanto, le palle.

Nei porti della Sardegna, della Sicilia tutta e delle isolette minori sono stati istituiti "Presidi di Imbarco" per aiutare i "Nuovi Rivoluzionari" e prendere posto nei traghetti, alcuni di questi traghetti sono davvero malandati, forse sono quelli presi in prestito dalla solita Tirrenia, ma sono comunque utili  per raggiungere in totale "sicurezza" la capitale. Dalle otto provincie Sarde, anzi sei, no, quattro, stanno giungendo ai porti di Olbia, Porto Torres, Cabras, Tzeppere e Cagliari, centinaia e centinaia, anzi migliaia, di Pulman stracarichi di cittadini furiosi. Tutti hanno in mano un' arma letale, fornita dalle Organizzazioni Populiste all' uopo create, che dovrà convincere il presidente Mattarella ad indire libere elezioni sin da subito. Tutti insieme brandiscono minacciosamente quest' arma e la innalzano in alto per farla vedere alle forze dell' ordine, timorose per questa reazione ma convinti che prevalga il buon senso, questa arma impropria è la Costituzione italiana. Si, proprio quella che il Popolo ha salvato dai Grandi Potentati Economici che il PD cerca e si ostina a tutelare.

Gli indipendentisti puri e duri delle due isole maggiori cantano "Barones sa tirannia..e Turiddu ù Curtu Tutulànu" e sventolano lo Statuto Sardo insieme agli statuti delle loro Organizzazioni e Movimenti politici che sono, li abbiamo contati a bellaposta, circa 25.

L' aria è carica di tensione allegra e gioviale, quasi festaiola e ciaciarona, in lontananza si sentono gli organetti che suonano il Ballu Tundu e si intravedono le sagome di Antonio Sau, allegro come sempre e giocherellone, e Peppino Fiori che racconta a chi gli capita a tiro di quando al cinema Odeon - smembrato e ridotto in macerie -  proiettavano "Per un pugno di dollari". Le chitarre intonano le Corsicane ed i consueti stornelli romani. La Gente, il Popolo si stringe intorno ai falò accesi, in attesa degli imbarchi e delle prime partenze, prendendosi per mano e accennando  movimenti cadenzati al ritmo de Sa Logudoresa cantata dal Coro di Ittiri.
"A Roma ! a Roma !" si sente in lontananza mentre il ventre delle navi e dei traghetti si riempiono di Popolo decisi a gridare il proprio disappunto a Mattarella e per gridare a quel mattacchione di Renzi di andarsene in esilio a Pontassieve dove intanto ha preso la residenza Lorenzo Alberto Maiorano il suo più fermo e deciso accusatore difeso da Taormina. Gli aeroporti di Alghero-Fertilia di Bauladu e di Olbia sono assediati sin dalle prime ore dell' alba. I Rivoluzionari , per garantirsi un servizio completo e puntuale, hanno chiamato di nuovo la Ryanair , vista l'indecisione ed il tentennamento di Pigliaru e Mario Bruno , che si somma alla compagnia di bandiera, Alitalia, ed a quella della "BarbagiAir" appositamente costituita e proprietaria di un vettore (veramente dato in prestito da Briatore ai pastori della Barbagia) dal nome certamente beneaugurante " Bolu a Rasu" .

Tutti sono in attesa dell' ordine di imbarco. Gli aeroporti, vista la moltitudine di Popolo, sono quasi al collasso. In lontananza si sentono i giocatori della "Murra Cantada" ed il profumo di vari arrosti. La Sicilia non è da meno. Sono tutti pronti a "Fare la rivoluzione dè stà minghiazza" in difesa della Costituzione e della Libertà di Voto. In tanti gridano "Je sùìs Costitution italien !". Nella quasi totalità delle regioni italiane, ad esclusione dell' Emilia Romagna e della Toscana, il Popolo si prepara ad invadere pacificamente Roma. In vaticano Papa Francesco ha convocato tutti i Vescovi Sardi ed i seminaristi invitandoli ad intervenire presso il proprio Popolo onde evitare azioni di violenza. Intanto a Roma si profila una nuova maggioranza.

Il cronista di mamma Rai, il cui abbonamento è stato sottratto obbligatoriamente a tutti gli italiani con la trattenuta direttamente nella bolletta dell' ENEL di Chicco Testa, esordisce : " Il nuovo governo prende corpo nel perimetro dell’attuale maggioranza. Il nuovo esecutivo dovrebbe essere sostenuto da una maggioranza composta da Pd, Ncd, Scelta civica. Verdiniani e senatori di Gal (in tutto 14) hanno comunque garantito il loro sostegno: da capire se faranno parte della compagine governativa o se, alla luce del “perimetro” delineato da Gentiloni, daranno solo un appoggio esterno. Ciò vuol dire, niente voto prima del 2018..."

Peter Gomez, direttore del Il Fatto Quotidiano, essendo cascato come un allocco nella bugia del toscanaccio Renzi scrive:

" Quella frase l’ha ripetuta sei volte. In radio, in tv e sui giornali. Ed era una frase bella. Semplice. Rivoluzionaria. Era uno schiaffo in faccia alla vecchia politica. Era un concetto altruista e generoso. Oggi, però, sappiamo che era fasullo. Matteo Renzi non lascia la testa del Partito democratico.

Se perdo troveranno un altro premier e un altro segretario”, aveva scandito davanti alle telecamere di Virus. “Se non passa il referendum la mia carriera politica finisce. Vado a fare altro”, aveva garantito a Radio Capital. “Io non sono come gli altri”, aveva giurato al Messaggero. “Torno a fare il libero cittadino”, aveva confermato a un Bruno Vespa troppo navigato per non essere perplesso. Così, mentre nel nome di Renzi l’Italia prova a darsi un nuovo governo, sui taccuini dei cronisti resta solo quel crescendo rossiniano di promesse e spacconate destinato a segnare per sempre la sua carriera e le nostre vite.Eppure, anche noi ci avevamo sperato. Dopo aver raccontato a una a una le contraddizioni di un presidente del Consiglio nato rottamatore e adesso destinato a morire restauratore, Renzi ci era piaciuto quando aveva affrontato a viso aperto la sconfitta. Il suo bel discorso d’addio a Palazzo Chigi di domenica 4 dicembre ci era sembrato il trampolino per un possibile riscatto. Quando avevamo letto i retroscena del giorno dopo, conditi da frasi che raccontavano i suoi dubbi e la sua voglia di lasciare, ci eravamo detti: “Dai, per una volta sorprendi tutti, prenditi davvero un anno sabbatico. Parti! Vai in giro! Scopri quell’Italia che non hai voluto e saputo vedere”. Pensavamo, o meglio ci illudevamo, che il molto sangue democristiano che scorre nelle vene dell’uomo di Rignano potesse portarlo a rileggere la storia di Amintore Fanfani, il Rieccolo di montanelliana memoria...".

Che fessi !

Luigi di Maio grida a viva voce : "C'è un Paese che vuole votare. I cittadini non vedono l'ora di cambiare l'Italia con il proprio voto. I partiti in queste ore stanno fabbricando l'ennesimo Governo in provetta per continuare a mantenersi i loro mega stipendi, le loro pensioni e i benefit. Noi stiamo con il popolo italiano. Non con questa banda di voltagabbana. Non staremo a guardare". Altri gvli si affiancano e gridano :" porteremo la gente in piazza....e noi sfasciamo tutto stavolta scateniamo l'inferno....gli italiani sono esasperati e questi stanno sottovalutando il popolo...ci hanno mandato al voto e poi fanno sempre come vogliono...stavolta la corda si è rotta...".  


-driiinnnn !! driiiiinnnn ! driiinnnnn !! (trilla il campanello) Totoi, hooo Totoiii ! svegliaaaa! Aberimi sa janna...
Mi sveglio. E sono a casa, mi ero appisolato sul divano, complice quel buon vinello rosso di daddariga, alla porta c'è Giacomo. Ma quale rivoluzione ! I romani direbbero : " facemoce dù spaghi chè mejo và..."

Accadrà mai che gli italiani prendano davvero a cuore le loro sorti e inizino a porsi qualche piccola domanda ?

Rivoluzione pacifica...

Rivoluzione pacifica...

Il Libretto rosso della Costituzione italiana

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