Antonio Sau, dalla pagina della Nuova Sardegna, spiega e discorre con le sue belle parole sensibili, solidali, amicali, materne, paterne, fraterne e di cuginanza, sul nulla assoluto. Le rate della TARI al Popolo verranno dilazionate o no ?

Pubblicato il da Ittiri Notte

Antonio Sau, dalla pagina della Nuova Sardegna, spiega e discorre con le sue belle parole sensibili, solidali, amicali, materne, paterne, fraterne e di cuginanza, sul nulla assoluto. Le rate della TARI al Popolo verranno dilazionate o no ?

Dopo la paginata colta, luttuosamente filo-intellettualoide del primo cittadino, dopo la paginata sociale di Giovanna Scanu, non poteva mancare il contributo specialistico di uno dei maggiori esperti di finanza locale, l' Assessore Antonio Sau prossimo, così si vocifera negli ambienti malignosi del PD ittirese, candidato Sindaco alle prossime elezioni comunali. Un intervento "chiarificatore" (vacci a capire qualcosa se ne sei capace ...) sull' argomento del giorno che impazza per la maggiore ad Ittiri e che ruota attorno alla esosità delle tasse comunali imposte ai cittadini. Nulla da dire, ovviamnete, sul fatto che Sau potrebbe essere il prossimo candidato del PD a ricoprire la carica di Sindaco della nostra cittadina perchè, non meravigliatevene, ognuno di noi, di voi, di loro, di essi o di elli, hanno pienamente diritto a candidarsi a questa alta carica. Dicevamo, dopo tutti questi interventi da parte dei Grandi Economisti Locali, per carità qualificatissimi, tutti orientati in difesa delle tasse locali e della loro pressochè assenza di equità sociale, ancora nulla si intravede all' orizzonte della "rateizzazione ulteriore". Una rateizzazione richiesta a viva voce, fortemente sostenuta dalla raccolta di firme dei cittadini attraverso i comitati spontanei. Pare però che da quell' orecchio i nostri amministratori non ci sentano. Loro, i colti e probi, si concentrano su quelle che sono le ingiustizie e le imposizioni che derivano dal Governo Centrale, dai vecchi governanti di centro destra che hanno, con le loro disastrose politiche, affamato il Popolo attraverso il famosissimo "Patto di Stabilità"! Ma che colpa abbiamo noi...è questo il mantra corale dei nosttri illuminati amministratori incapaci di sedersi attorno ad un tavolo con tutte le categorie produttive di Ittiri, i Comitati Spontanei ed i liberi cittadini, per studiare unitariamente una possibile strada percorribile per alleviare il peso tassassino dei tributi comunali e permettere a tutti di far fronte all' impegno economico richiesto e imposto. Come sempre accade, quando non si vuole dire granchè su un certo argomento di importanza sociale, si parla dei massimi sistemi utilizzando un linguaggio incomprensibile che tutto e nulla dice. Il Popolo di Ittiri che puntualmente, testardamente, decisamente e convintamente da circa una settantina di anni, affida le proprie sorti a quello che lontanamente ricorda l' ex PCI, merita questo trattamento ? Gli eredi di quel glorioso partito delle masse non provano un pò di vergogna ?

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Aumento delle tasse: comuni incolpevoli.
di Antonio Sau

Rispondo all' amico Antonio Deriu sui problemi delle tasse comunali. Nel 2010 occupandomi di bilancio avevo l' obbligo di conoscere la natura delle entrate: oltre l' 80% erano di natura derivata (trasferimenti da Stato a Regione) e poco più del 10 % venivano dai tributi riscossi nella comuità. Questo dato è fondamentale per far capire ai lettori quali sono le fonti dei comuni. Trasferimenti che arrivavano non perchè lo Stato fabbricasse denari, ma perchè gli stessi, riscossi direttamente dai cittadini, venivano riversati su Regioni, Province e Comuni. Allora governava il centro destra alleato della Lega, promotrice del federalismo fiscale. Si proponeva di diversificare le modalità di contribuzione, si stavano creando le premesse pechè i cittadini versassero le tasse direttamente nei propri centri. Per le amministrazioni locali cambiava poco, per i cittadini sarebbe cambiato poco, avrebbero versato le somme dovute allo Stato direttamente nei propri centri, e ci sarebbe stata una maggiore responsabilizzazione.Dalla teoria si è passati alla tristissima realtà: lo Stato centrale continua a riscuotere dai cittadini quanto e più di prima, non trasferisce quasi più niente a Regioni, Province e Comuni, imponendo ai governi locali di lenire la mancanza di trasferimenti con un aumento della pressione tributaria locale. Nella pratica, i cittadini pagano molto di più e non coprono l' entità dei tagli statali.
Tra le osservazioni più pressanti e giustificate c'è l' aumento del costo per i cittadini dello smaltimento dei rifiuti, la comunità ha la sensazione che sia aumentato il costo del servizio di raccoltsa e trasporto in discarica, ma, così non è. Si è invece dovuto far fronte all' aumento del costo di conferimento passato da 100 mila euro agli attuali 300 mila. L' altro motivo che ha fatto sì che il servizio costasse più caro per i cittadini è dovuto al fatto che, il Comune di Ittiri, erogava il servizio contribuendo con le somme ingenti dal proprio bilancio: circa 260.000 euro l 'anno scorso e 400.000 euro gli anni precedenti; caricando ai cittadini, in regime di Tarsu, la rimanente somma sino ad arrivare al costo totale del servizio di circa 1.120.000 euro.
Nel mentre molti comuni erano già in regime di TIA (Tariffa) e caricavano sui cittadini l 'intero costo del servizio. Nelle scelte dell' amministrazione, finchè è stato possibile, si investiva in maniera sostanziosa sul contenimento di questo e di altri servizi. Quando era consentito, l' amministrazione, davanti alla scelta: spensiamo per contenere i costi dei servizi o carichiamo tutto sui cittadini e investiamo (magari in opere ben più visibili), ha scelto la prima. Oggi i Comuni sono costretti ad una pressione tributaria insostenibile per i cittadini. Non cerchiamo assoluzioni ma siamo impegnati a trovare soluzioni: abbiamo ridotto al minimo il numero dei dipendenti dell' ente (49), abbiamo usato per 4 anni l' avanzo di amministrazione per estinguere mutui accesi dall' ente in anni passati. Sarebbe necessario investire (magari i denari bloccati dal Patto di stabilità) per creare utili da reinvestire nei servizi a carico dei cittadini, favorendo magari giovani coppie che vogliono vivere a Ittiri, in modo che le spese dei servizi vengano suddivise su più persone.

Antonio Sau
Assessore Finanze Comune di Ittiri

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M
Non ci siamo resi conto che questi sono solo buoni a parlare ? Dicono bellissime parolone su tutto e sostengono il contrario di tutto ed anche il contrario del contrario. Per loro è importante solo apparire e fare carriera politica dentro quel calderone che offre tantissime opportunità. Il PCI è un pianeta a parte, questi sono arga de muntonartzu, la politica familiare ed affaristica. Del popolo se ne strabattono.
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G
Il PCI era un'altra cosa purtroppo non ce piu loro non devono permettersi di paragonarsi al PCI
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D
Bla bla bla bla ad libitum